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31 gennaio 2019
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- Il presidente di Assologistica plaude all'iniziativa del
governo volta ad istituire un Archivio delle infrastrutture
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- Anche se il compito può sembrare arduo - ha
sottolineato Gentile - è necessario iniziare a monitorare
quella che è la reale dotazione infrastrutturale e il suo
effettivo stato di salute
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Il presidente di Assologistica, Andrea Gentile, plaude
all'iniziativa del governo volta ad istituire un Archivio
informatico nazionale delle opere pubbliche. Intervenendo oggi alla
sessione istituzionale di “Shipping, Forwarding&Logistics
meet Industry”, in corso presso il Centro Congressi di
Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza a Milano, il
rappresentante delle aziende italiane della logistica, sottolineando
l'importanza delle infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie,
porti, aeroporti) che - ha rilevato - rappresentano «lo
“scheletro” di un Paese, ovvero quell'ossatura
indispensabile per consentirgli di “muoversi” e “far
muovere” i suoi cittadini e le merci», ha evidenziato
alcuni dei «mali infrastrutturali» dell'Italia:
«polarizzazione del trasporto su alcuni grandi assi;
concentrazione sul traffico via gomma rispetto a quello su rotaia;
inefficienze organizzative del sistema ferroviario; difficile e
faticosa mobilità nel Meridione nonostante la dinamicità
dei suoi porti; scarsa propensione alla programmazione».-
- Gentile ha osservato che però, «dopo quanto
avvenuto a Genova lo scorso agosto e adesso il blocco della
Orte-Ravenna, il tema centrale per il nostro Paese diventa la messa
in sicurezza e la manutenzione delle opere infrastrutturali
esistenti». Il presidente di Assologistica ha quindi espresso
approvazione per l'iniziativa del governo volta a creare un archivio
delle infrastrutture: «leggo testualmente - ha spiegato - dal
recente documento del MIT relativo al Piano della Comunicazione
2019: “Per garantire maggiore trasparenza e conoscenza per i
cittadini, per le associazioni di categoria e gli enti locali il MIT
avvierà il primo Archivio informatico nazionale delle opere
pubbliche (AINOP), nato con il Decreto Genova e presentato nel mese
di ottobre 2018, che grazie all'Iop, un codice fiscale
identificativo di tutte le infrastrutture italiane, renderà
possibile il continuo monitoraggio delle opere pubbliche. Un vero e
proprio archivio che finalmente, grazie alla tecnologia, potrà
mettere in condivisione le informazioni relative a tutti i ponti,
viadotti, gallerie, cavalcavia, dighe e acquedotti, porti e
infrastrutture portuali, aeroporti, edilizia residenziale pubblica e
altre opere presenti sul territorio italiano, un vero e proprio
censimento di infrastrutture e strutture pubbliche. Il Ministero,
per il 2019, approfondirà anche il tema del cruscotto delle
opere pubbliche, che può essere definito la “blockchain
dei cantieri”, che renderà possibile conoscere e
condividere in piena trasparenza i dati tecnici e contabili di tutti
i cantieri attivi in un determinato momento su tutto il territorio
nazionale”».
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- «Si tratta - ha concluso Gentile - di iniziative che non
ci possono che trovare d'accordo. E anche se il compito può
sembrare arduo, è indubbio che in qualche modo occorra
iniziare a monitorare quella che è la reale “dotazione”
infrastrutturale del nostro Paese e il suo effettivo stato di
salute, al fine di ridare forza a quello “scheletro” la
cui salute è presupposto per la buona salute dell'intero
Paese, della sua economia e per consentirgli di essere un attore di
peso nel consesso europeo e internazionale».

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