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18 giugno 2019
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- L'Agenzia Dogane e Monopoli annuncia un nuovo progetto per la
completa digitalizzazione delle procedure doganali nei porti
italiani
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- Sarà Bari il primo porto italiano a sperimentare il
nuovo progetto speciale
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Oggi a Roma, nel corso di un convegno, l'Agenzia Dogane e
Monopoli ha presentato un nuovo progetto volto alla completa
digitalizzazione delle procedure doganali nei porti italiani,
progetto che - ha sottolineato l'Agenzia - rappresenta vera e
propria rivoluzione che promette, grazie all'uso di tecnologie
avanzate, di semplificare la vita alle imprese e alla stessa
amministrazione, creando così le premesse per attrarre
maggiori traffici commerciali nei porti italiani.-
- Specificando che è previsto in seguito il pieno
coinvolgimento anche degli attori privati interessati alle procedure
portuali, attraverso i loro organismi e associazioni di categoria,
il direttore dell'Agenzia Dogane e Monopoli, Benedetto Mineo, ha
spiegato che «l'obiettivo è di arrivare a una catena
logistica senza soluzione di continuità in cui, ad esempio,
merci sdoganate in mare, transitino celermente nel porto grazie alla
gate automation, per indirizzarsi quindi a destinazione lungo un
fast corridor. Ciò - ha sottolineato - consentirebbe di
liberare rapidamente le aree portuali, spesso congestionate. Per
quanto riguarda le operazioni doganali - ha aggiunto Mineo - il
progetto mira ad ottimizzare la movimentazione multimodale delle
merci al fine di aumentare la competitività del sistema
portuale nella rete transeuropea e attrarre nuove correnti di
traffico».
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- «I grandi operatori della logistica e dei trasporti che
agiscono su scala globale - ha proseguito Mineo - ci chiedono
maggiore omogeneità nei processi dei diversi porti. Processi
e prassi differenti comportano infatti diseconomie anche per gli
operatori e gli imprenditori del settore. Con il nostro progetto
vogliamo proprio arrivare ad una maggiore standardizzazione dei
processi doganali, reingegnerizzandoli, rendendoli più
semplici e omogenei sul territorio. La soluzione messa a punto
dall'Agenzia ha il vantaggio di essere aperta al dialogo con
qualsiasi sistema informativo attualmente utilizzato dalle Autorità
Portuali e valorizza le sinergie tra tutti gli attori coinvolti».
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- Sarà Bari il primo porto italiano a sperimentare il nuovo
progetto speciale per la digitalizzazione delle procedure doganali,
modello che verrà poi esteso su scala nazionale. Il progetto
speciale a livello nazionale sarà condotto in raccordo con
l'Agenzia per l'Italia Digitale nell'ambito delle strategie
nazionali per la trasformazione digitale del settore pubblico e del
Paese, previste nel Piano Triennale per l'informatica 2019-2021, e
si articolerà in più fasi. La prima fase riguarderà
la definizione del modello generalizzato di interoperabilità
per lo scambio dati tra i sistemi doganali e portuali sulla base del
sistema in realizzazione a Bari.
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- Il porto di Bari, infatti, è stato assunto come esempio
di best practice per via dei risultati eccellenti riscontrati dal
progetto pilota sviluppato nell'ambito del Programma operativo
nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020 che, nell'ottica delle
tecnologie 4.0 (Internet of things - IoT, Blockchain, Intelligenza
artificiale, ecc.), prevede la completa digitalizzazione delle
procedure di imbarco e sbarco, ingresso e uscita dai nodi portuali
(Gate automation), del controllo sul processo logistico di
stoccaggio e controllo merci e del pagamento delle tasse di
ancoraggio e di quelle portuali
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- Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, ha ricordato che - già
nel 2018 l'ente aveva portato l'alta velocità nel porto di
Bari, che consente un più approfondito monitoraggio
ambientale, maggiore efficacia nel public safety, miglioramento
nelle performance di attrazione turistica, nonché maggiore
precisione nei controlli di security. «Inoltre - ha precisato
- le già avanzate dotazioni tecnologiche, soprattutto nel
campo della security, di cui dispongono i cinque porti del sistema,
sono state recentemente implementate dal progetto ISMAEL (Integrated
SysteM for the Assessment of Environmental impacts in transport
Logistics). Si tratta di un software innovativo che consente di
effettuare analisi predittive sul livello di emissioni globale nelle
aree in esame, consentendo agli attori principali, attraverso
l'utilizzo di un DSS (Decision Support System), l'Internet of Things
e i big data, la programmazione efficace della movimentazione delle
merci, la prevenzione dei rischi derivanti dalla congestione del
traffico, la riduzione complessiva dell'impatto ambientale
rinveniente dalle attività (ad esempio carbon footprint,
polveri, radiazioni, ecc). Abbiamo messo a disposizione dell'Agenzia
delle Dogane e di tutti i principali attori di questo progetto - ha
concluso Patroni Griffi - il nostro know-how al fine di efficientare
sensibilmente il transit time delle merci nei porti e negli snodi
logistici».

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