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5 luglio 2019
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- Duci (Federagenti) chiede il reintegro a vice ministro del
condannato Rixi oppure la nomina di un sottosegretario per porti e
shipping
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- Per la seconda ipotesi propone i nomi di Mauro Coltorti e di
Mattia Crucioli
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Il presidente della Federazione italiana degli agenti marittimi
chiede il reintegro nel suo ruolo di vice ministro con delega ai
Porti, navigazione interna, logistica ed edilizia speciale di
Edoardo Rixi, che lo scorso mese ha rassegnato le dimissioni dopo
essere stato condannato a tre anni e cinque mesi al termine di un
processo in cui a lui e ad altri consiglieri regionali liguri era
stato contestato di aver richiesto e ottenuto nel periodo 2010-2012
rimborsi pubblici per spese non attinenti ad attività
istituzionali. In alternativa il numero uno di Federagenti sollecita
la nomina di un sottosegretario competente su porti e trasporti
marittimi.-
- «L'assenza di un riferimento politico in grado di
affrontare le tematiche del trasporto e della logistica, dalla
posizione in cui svolgeva il suo lavoro il vice-ministro Rixi - ha
spiegato il presidente di Federagenti, Gian Enzo Duci - è un
problema serio per noi operatori, ma lo è specialmente per il
ministro Toninelli che si trova ad affrontare da solo questioni
diversificate e insostenibili per un singolo uomo di governo. In
questa fase di cambiamento a livello internazionale, i danni per il
nostro Paese possono essere potenzialmente di entità
incommensurabile. Le conseguenze di questo vuoto di conoscenza e di
consapevolezza sono probabilmente destinate a incidere in modo
permanente, per anni, sulla capacità dell'economia italiana
di competere sui mercati».
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- Il commento di inforMARE
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- Una piccola parte del mondo genovese del trasporto marittimo ha
sempre avuto il vezzo di scimmiottare l'augusto ed elitario club
dello shipping londinese. L'altra parte è sempre stata più
incline a richiamarsi ai ruspanti fasti degli “scagni” e
dei “vapori” che hanno costruito le fortune di alcune
famiglie genovesi o ne hanno decretato la rovina.
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- Sarà per la sua eleganza che sembra provenga da uno di
quei negozi genovesi che ancora oggi si vantano di offrire alla
clientela solo pura sartoria inglese, sarà perché come
past president dell'associazione degli agenti marittimi del
capoluogo ligure anche lui si è occupato di organizzare
l'evento biennale “Genoa Shipping Week”, così
speculare alla “London Shipping Week”, sarà anche
per altro ma Gian Enzo Duci sembra proprio appartenere
all'aristocrazia anglofila dello “shipping” genovese.
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- Ma forse le apparenze ingannano dato che nell'Inghilterra di Sua
Maestà nessuno si sognerebbe di riproporre per un incarico
pubblico una persona nei cui confronti un tribunale ha pronunciato
una sentenza di condanna, sia che questa sia definitiva oppure no.
- Bruno Bellio
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- «Non è - ha precisato Duci - un problema di nomi o
di aree politiche, ma di funzioni, ruolo e specialmente competenze
tecniche. Il M5S ha dimostrato in questi giorni, sul caso ILVA, di
rendersi conto quando sia opportuno fare marcia indietro per evitare
un autogol. In tal senso oggi, dopo la battaglia di principio pre
elezioni disinnescata dalle dimissioni di Rixi, paradossalmente,
sarebbe convenienza proprio del ministro Toninelli e del M5S
chiederne il reintegro nella posizione (anche in considerazione del
fatto che la legge Severino non è ancora applicabile al suo
caso)».
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- «Se la soluzione ottimale non fosse percorribile - ha
proseguito il presidente di Federagenti - entrambi i partiti di
governo hanno al loro interno professionalità che potrebbero,
almeno in parte, colmare il vuoto provocato dalle dimissioni del
vice ministro. Nel Movimento 5Stelle, ad esempio, Mauro Coltorti,
geologo e presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, e
il senatore Mattia Crucioli, avvocato amministrativista genovese,
hanno sicuramente il background per supportare il Ministro
Toninelli. Lo stesso vale anche all'interno della Lega dove,
soprattutto in virtú dei rapporti di collaborazione con il
precedente vice-ministro, vi sono personalità competenti in
materia sia tra i politici che tra i tecnici di area».
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- «L'importante - secondo il presidente di Federagenti - è
“fare alla svelta” e porre il Ministero e il ministro in
condizione di poter contare su un tecnico che conosca e sia in grado
di affrontare sollecitamente le tematiche e i problemi cogenti del
settore. Ogni dibattito, ogni capacità di affrontare
tematiche, specie emergenziali che riguardano il settore marittimo,
i porti, la logistica e quindi l'asse portante dell'economia
italiana si è bloccato, o si è invischiato in una
palude che minaccia seriamente di impedire qualsiasi prospettiva di
ripresa del Paese».
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- «A nostro parere - ha concluso Duci - è oggi non
più rinviabile la scelta di un referente dedicato in seno al
governo per tutte le tematiche afferenti al settore portuale, alla
logistica, alle politiche marittime, Via della Seta inclusa».

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