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13 agosto 2019
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- A luglio il porto di Los Angeles ha stabilito il proprio
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- Ancora un consistente calo, invece, a Long Beach
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Lo scorso mese il traffico movimentato dal porto di Long Beach
ha registrato nuovamente un sensibile calo essendo stato pari a
622mila teu, con una diminuzione del -9,7% sul luglio 2018. La
flessione è stata determinata sia dalla riduzione dei
traffici di container pieni allo sbarco e all'imbarco, che si sono
attestati rispettivamente a 313mila teu (-9,9%) e 112mila teu
(-6,8%), sia dalla contrazione della movimentazione di contenitori
vuoti, che ha totalizzato 197mila teu (-11,0%).-
- Spiegando perché il trend di flessione del traffico è
proseguito anche a luglio, il direttore generale della Port of Long
Beach, Mario Cordero, riferendosi alla guerra dei dazi tra USA e
Cina, ha sottolineato che «la disputa commerciale sta colpendo
duramente la West Coast. Da oltre un anno - ha rilevato - la supply
chain è stata posta sotto pressione e ci sono più
pochi margini. Se il prossimo mese le tariffe continueranno a
crescere come previsto - ha evidenziato Cordero - i consumatori
americani potrebbero confrontarsi con prezzi più elevati nel
corso delle festività natalizie man mano che le società
scaricheranno i loro costi sui consumatori».
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- Queste motivazioni, in apparenza, sembrano reggere meno tuttavia
per l'altro principale porto della West Coast statunitense, quello di
Los Angeles, che lo scorso mese ha stabilito il proprio nuovo record
di traffico containerizzato relativamente al mese di luglio che è
stato pari a 912mila teu, con una progressione del +9,4% sul luglio
2018. Il nuovo picco storico per il mese di luglio è stato
conseguito grazie al forte aumento della movimentazione di
contenitori vuoti, che sono ammontati a 274mila teu (+20,7%), e alla
crescita dei contenitori pieni allo sbarco, che sono stati 476mila
(+8,7%), incrementi che hanno più che compensato la
contrazione del -4,0% del traffico di container pieni all'imbarco
sceso a 161mila teu.

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