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3 dicembre 2019
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- Sbigottimento di Assiterminal per il via libera
all'emendamento che introduce un contributo sui container in arrivo
e partenza nei porti
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- Si tratterebbe - ha denunciato l'associazione - dell'ennesimo
colpo alla competitività del sistema portuale e logistico
italiano
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Domenica la Commissione Finanze della Camera, proseguendo
l'esame del decreto legge 124/2019 “Disposizioni urgenti in
materia fiscale e per esigenze indifferibili”, tra le proposte
emendative approvate ha dato il via libera alla proposta di
introdurre un contributo sui container pieni e vuoti sbarcati e
imbarcati nei porti italiani al fine di dotare l'Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli di strumenti idonei a rafforzare la vigilanza
sulle merci. Una proposta che ha fatto infuriare l'Associazione
Italiana Terminalisti Portuali (Assiterminal), secondo cui è
«assurdo prevedere un ulteriore aumento dei costi sulle
merci».-
- L'emendamento specifica che “l'Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli, mediante il ricorso a tecniche e strumenti a tecnologia
innovativa, procede al rafforzamento della vigilanza sulle merci»
e potrà farlo “senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica e in modo da garantire maggiori entrate per il
bilancio dello Stato” se. “semplificando gli adempimenti
gravanti sugli operatori”, verrà “istituito un
contributo unificato sui container sbarcati e imbarcati nei porti
dello Stato, anche se non contenenti merci”.
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- L'emendamento precisa che il contributo unificato, “accertato,
liquidato e riscosso dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con le
modalità previste per i diritti di confine”, avrebbe
tra gli obiettivi quello della copertura dei costi necessari
affinché l'Agenzia delle Dogane consegua gli obiettivi di
rafforzamento della vigilanza sulle merci “nella misura
massima di 75 milioni di euro per il primo anno di applicazione del
citato regolamento e di 150 milioni di euro per gli anni
successivi”. Il provvedimento prevede “agevolazioni per
i container viaggianti con motrice”.
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- Manifestando sbigottimento per l'approvazione in Commissione
Finanze dell'emendamento al decreto legge fiscale che - ha
sottolineato - «di fatto aumenta i costi complessivi gravanti
sull'import/export delle merci», Assiterminal ha denunciato
che «se un tale provvedimento dovesse passare si tratterebbe
dell'ennesimo colpo alla competitività del sistema portuale e
logistico del nostro Paese».
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- L'associazione dei terminalisti italiani ha specificato che non
discute il merito del provvedimento: «l'Agenzia delle Dogane -
ha evidenziato Assiterminal - svolge un ruolo che rispettiamo e che
promuoviamo, ma - ha precisato l'associazione - si devono ricercare
le risorse per “rafforzare la vigilanza sulle merci”
nelle “normali” entrate dell'erario; stessa osservazione
vale per la previsione di attingere alle risorse per l'autonomia
finanziaria delle Autorità Portuali e finanziamento della
realizzazione di opere nei porti (art.18 bis, legge 84/94) per
ri-finanziare Uirnet».
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- «Tali provvedimenti - ha rilevato inoltre Assiterminal -
sembrano essere decontestualizzati dallo scenario generale: già
soffriamo sul tema delle infrastrutture (i fatti liguri e veneti
sono sotto gli occhi di tutti, solo per citare gli esempi più
recenti)».
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- L'associazione dei terminalisti ha quindi chiesto «l'intervento
del Ministro De Micheli così come la cabina di regia sulle
tematiche della tassazione dei canoni concessori e del regolamento
sulle concessioni portuali. Auspichiamo certamente - ha concluso
Assitermnal - un processo di “semplificazione degli
adempimenti gravanti sugli operatori”, ma non certamente nei
termini previsti da simili emendamenti che scaturiscono da chissà
quale visione politico economica e chiediamo pertanto siano
stralciati».
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