- Crescita dei risultati trimestrali del gruppo Maersk grazie
alle portacontainer, ma nei prossimi mesi è atteso un crollo
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- Skou: nel secondo trimestre di quest'anno i volumi
trasportati dalla flotta registreranno una riduzione del 20-25%
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Nel primo trimestre del 2020 i ricavi del gruppo armatoriale
danese A.P. Møller-Mærsk sono rimasti stabili essendo
ammontati a 9,57 miliardi di dollari rispetto a 9,54 miliardi nel
corrispondente periodo dello scorso anno. L'apporto al volume
d'affari della divisione Ocean, che si occupa principalmente di
trasporto marittimo containerizzato ed è incentrata sul
marchio Maersk Line, ha registrato ricavi pari a 7,23 miliardi di
dollari, con una crescita del +4,3% segnata nonostante la
diminuzione del -3,2% dei volumi di carichi containerizzati
trasportati dalla flotta che sono stati pari a 3,05 milioni di
container da 40' (feu) che è stata compensata dal rialzo del
nolo medio per contenitore trasportato che è risultato di
1.999 dollari/feu (+5,6%). I soli ricavi della divisione Ocean
relativi al trasporto marittimo dei container sono ammontati a 6,03
miliardi di dollari (+1,6%).-
- Nei primi tre mesi di quest'anno l'EBITDA di gruppo è
stato di 1,52 miliardi di dollari, con un aumento del +23,1%
generato principalmente dal contributo di 1,17 miliardi della
divisione Ocean (+25,0%). A.P. Møller-Mærsk ha
archiviato il primo trimestre con un utile operativo di 552 milioni
di dollari (+140,0%) e con un utile netto di 209 milioni di dollari
rispetto ad una perdita netta di -656 milioni di dollari nei primi
tre mesi del 2019.
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- Nei primi tre mesi di quest'anno i costi per l'acquisizione del
combustibile da parte della divisione
- di trasporto marittimo containerizzato sono saliti del +22,1% a
1,39 miliardi di dollari, con un costo unitario del bunker che è
risultato di 551 dollari/tonnellata (+32,1%), crescita delle spese
che è stata compensata principalmente dalla diminuzione del
-8,4% dei costi di movimentazione dei container che si sono
attestati a 2,06 miliardi di dollari.
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- Dei 3,05 milioni di container trasportati dalla flotta di navi
del gruppo danese nel primo trimestre di quest'anno, 1,42 milioni di
feu sono stati trasportati sulle rotte est-ovest (-5,9%), mercato
relativamente al quale il nolo medio per container trasportato è
stato di 1.924 dollari/feu (+7,5%), 961mila feu sono stati
trasportati sulle rotte nord-sud (-2,6%) con un nolo medio che è
risultato di 2.560 dollari(feu (+7,8%) e 670mila feu sono stati
trasportati sulle rotte intra-regionali (+2,0%) con un nolo medio
risultati pari a 1.398 dollari/feu (-1,2%).
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- A.P. Møller-Mærsk ha specificato che il calo dei
volumi containerizzati trasportati dalla flotta è
addebitabile all'impatto della pandemia di Covid-19, crisi sanitaria
che ha avuto come conseguenza la cancellazione di 90 partenze
nell'ambito del network di servizi di linea del gruppo con la
diminuzione del -3,5% della capacità media della flotta messa
in mare nel periodo. L'amministratore delegato della A.P.
Møller-Mærsk,. Søren Skou, ha specificato che,
dato che la domanda mondiale continua ad essere pesantemente
influenzata dagli effetti negativi dell'emergenza sanitaria, il
gruppo prevede che nel secondo trimestre di quest'anno i volumi
trasportati dalla flotta registreranno una riduzione del 20-25%
circa.
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- Al 31 marzo scorso la consistenza della flotta di
portacontenitori del gruppo aveva una consistenza pari a 4,06
milioni di teu, con un calo del -1,4% rispetto al 31 marzo 2019, di
cui 2,21 milioni di teu di capacità della flotta di proprietà
del gruppo (0%) e 1,86 milioni di teu di capacità delle navi
a noleggio (-3,1%).
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