- ICS, le norme che regolano ore di lavoro e di riposo a bordo
delle navi continuano ad essere rispettate
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- Il tasso di non conformità si è ridotto del 25%
negli ultimi 12 mesi
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Le norme che regolano l'orario di lavoro e quello di riposo a
bordo delle navi sono rispettate anche in questa fase d'emergenza
determinata dall'impatto sulle attività sociali ed economiche
della pandemia globale di Covid-19. Lo sottolineato l'associazione
mondiale degli armatori e operatori marittimi International Chamber
of Shipping (ICS), specificando che il proprio software di
conformità ISF Watchkeeper. che tiene traccia di oltre 25
milioni di ore di lavoro a bordo delle navi effettuate ogni mese dai
marittimi, ha identificato che il tasso di non conformità si
è ridotto del 25% negli ultimi 12 mesi.-
- Lanciato per la prima volta nel 1997, ISF Watchkeeper viene
utilizzato su oltre 8.000 navi per fornire ai propri operatori prove
della conformità alle normative internazionali come richiesto
dagli Stati di bandiera e dal controllo dello Stato di approdo. Il
software aiuta i marittimi a gestire le loro ore di lavoro e a
riposare a bordo per garantire che le navi possano continuare a
consegnare merci e forniture vitali.
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- L'ICS ha precisato che queste statistiche, che evidenziano tale
tendenza positiva, sono tratte dalla versione online del software e
rappresentano input da 4.000 navi che operano in tutto il mondo.
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- «Dall'inizio dell'anno - ha evidenziato il segretario
generale dell'ICS, Guy Platten - i marittimi hanno dovuto affrontare
sfide significative dovute alla pandemia di Covid-19, e la
difficoltà ad attuare i cambi dell'equipaggio non fa che
aggravare questa situazione. È bello vedere che, nonostante
tutte le difficoltà, i marittimi siano ancora in grado di
rispettare i tempi per il riposo di cui hanno bisogno e le pause
necessarie per mitigare la fatica. Questi risultati confermano che
la comunità marittima mondiale continua ad apprezzare
l'importanza delle pratiche di lavoro sicure e conformi, anche
durante quelle che sono state condizioni operative estremamente
difficili per tutti i settori e per moltissime persone».
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