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28 settembre 2020
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- L'autotrasporto europeo chiede ai negoziatori della Brexit di
raggiungere un accordo
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- Raluca (IRU): con la pandemia il settore ha perso ricavi pari
a 64 miliardi di euro
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L'International Road Transport Union (IRU) e 32 associazioni
europee dei settori dell'autotrasporto e della logistica hanno
inviato una lettera aperta ai capi negoziatori della Brexit, Michel
Barnier e David Frost, e al primo ministro britannico Boris Johnson
sollecitando il raggiungimento di un accordo sull'uscita del Regno
Unito dall'Unione Europea da cui i consumatori e l'economia possano
trarre vantaggio, che salvaguardi la regolarità del traffico
camionistico tra l'UE e il Regno Unito, che attualmente è di
oltre 2,3 milioni di mezzi pesanti all'anno, e consenta il traffico
di transito attraverso i rispettivi territori senza l'introduzione
di permessi di trasporto e di sistemi di quote.-
- «Il settore dell'autotrasporto commerciale - ha
evidenziato Marian Raluca, rappresentante delegata dell'IRU presso
l'UE - ha sofferto molto durante la pandemia di Covid-19, con una
perdita di ricavi stimata per il 2020 per gli operatori di trasporto
merci europei pari a 64 miliardi di euro. I costi aggiuntivi che
dovrebbero essere sostenuti a causa di un mancato accordo alla fine
di quest'anno tra Regno Unito e UE - ha specificato Raluca -
rappresenterebbero un altro duro colpo per le aziende e dovrebbero
essere evitati con tutti i mezzi». «Il settore europeo e
britannico dell'autotrasporto - ha aggiunto - chiede ai negoziatori
di raggiungere un accordo».
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