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24 novembre 2020
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- Interferry avvia un'indagine sui traghetti in servizio in
vista dell'approvazione delle nuove norme sulle emissioni delle navi
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- Roos: la natura multiforme dei servizi traghetto richiede
flessibilità operativa e non esiste una soluzione tecnica
ovvia che assicuri il rispetto delle norme
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Interferry, l'associazione internazionale delle compagnie di
navigazione che operano flotte di traghetti, ha avviato un'indagine
tra i propri associati che si prevede verrà completata entro
fine anno e che è incentrata sull'efficienza energetica delle
navi, indagine che ha lo scopo di assicurare che i traghetti
attualmente in servizio possano conformarsi alle prime misure sulle
emissioni di gas a effetto serra concordate in linea di principio
nella riunione della scorsa settimana del Comitato per la protezione
dell'ambiente marino (MEPC) dell'International Maritime Organization
(IMO), che si prevede verranno definitivamente approvate nella
prossima riunione del MEPC che si svolgerà il prossimo giugno
(
del 18
novembre 2020). Entro il 2023, infatti, le navi in servizio
dovranno conformarsi a nuovi valori di efficienza energetica
prefissati, quale primo passo verso l'obiettivo di raggiungere nel
2030 un miglioramento del 40% rispetto ai valori del 2008. Se ciò
non avverrà, alle navi verrà vietato di operare.-
- Ricordando che la valutazione delle prestazioni energetiche
delle navi avverrà principalmente con riferimento al nuovo
strumento denominato Energy Efficiency Existing Ships Index (EEXI),
il direttore per le questioni normative dell'Interferry, Johan Roos,
ha spiegato che «i regolamenti dell'IMO si basano generalmente
sulle condizioni che regolano il trasporto marittimo in acque
profonde, che non sono sempre appropriate per il più piccolo
segmento del trasporto marittimo a corto raggio. Il principale
obbligo di conformità all'EEXI - ha precisato - è
relativo alla limitazione della potenza. Solitamente le navi
oceaniche possono limitare la potenza installata e ridurre
moderatamente la velocità per soddisfare le “performance
medie” richieste per un settore del trasporto marittimo.
Invece - ha specificato Roos - la natura multiforme dei servizi
traghetto per il trasporto di passeggeri e merci richiede
flessibilità operativa e non esiste una soluzione tecnica
ovvia che assicuri il rispetto delle norme».
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- Interferry ha reso noto che, prima di avviare l'indagine,
l'associazione ha effettuato una verifica campione che ha coinvolto
125 navi ro-ro e 110 navi ro-pax dalla quale è risultato che
molti traghetti attualmente in servizio potrebbero non essere
conformi all'EEXI, così come questo strumento è
attualmente proposto, e non perché queste navi sono
inefficienti, ma a causa della struttura degli standard previsti.
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- «Da oggi alla settantaseiesima riunione del MEPC del
prossimo giugno - ha evidenziato Roos - dovrà essere svolto
molto lavoro per definire i dettagli sia del sistema che degli
eventuali adattamenti settoriali necessari. Per gli associati di
Interferry è di fondamentale importanza raccogliere quanti
più dati rilevanti sulla flotta possibile, per assicurare che
l'EEXI venga implementato in modo equo e ragionevole».
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