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1 dicembre 2020
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- Gli operatori portuali di La Spezia invitano a non basare le
discussioni sul porto su “sensazioni”
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- Il riferimento è a presunti attriti tra i soci di La
Spezia Container Terminal
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Agli operatori portuali di La Spezia non sono affatto andate giù
le dichiarazioni rese dal commissario straordinario dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Francesco di Sarcina,
che avrebbe rimarcato un «confronto serrato» in atto tra
i due soci della La Spezia Container Terminal (LSCT), l'azienda che
gestisce il principale terminal per contenitori del porto spezzino e
che è partecipata al 60% dal gruppo terminalista Contship
Italia e al 40% dal gruppo armatoriale Mediterranean Shipping
Company (MSC). Le associazioni degli agenti marittimi, degli
spedizionieri e dei doganalisti del porto della Spezia hanno
espresso «sconcerto, incredulità e preoccupazione»
per queste dichiarazioni.-
- «La comunità portuale, unita - hanno spiegato le
tre associazioni - ritiene che discussioni di questo contenuto e di
questo tenore non facciano bene all'immagine del porto della Spezia
e conseguentemente alla sua capacità economica e alle sue
potenzialità di sviluppo. Il porto della Spezia, attraverso
ingenti investimenti pubblici e privati e con una visione avanzata
nei processi sia operativi sia telematici ha assunto in questi anni
un ruolo primario nello scenario internazionale diventando un porto
Core collegato alla rete europea TEN-T e acquisendo il primato del
porto italiano che trasferisce oltre il 35 % delle merci su treno.
Crediamo convinti che il porto della Spezia non abbia bisogno di
rilanci ma piuttosto, come più volte e coralmente espresso e
sottolineato, di continuità, nel solco dell'efficienza e
della concretezza nei progetti di sviluppo già cantierabili
previsti dal Piano Regolatore Portuale».
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- «La città della Spezia e il suo porto commerciale -
hanno evidenziato l'Associazione Spedizionieri del Porto di La
Spezia, A.SPE.DO. e l'Associazione Agenti Marittimi La Spezia - non
possono permettersi, soprattutto in questo particolare momento, di
essere danneggiati da questioni che ad oggi non hanno un oggettivo
riscontro e risultano anche fuorvianti per importanti player
mondiali che scalano o che vorrebbero scalare nel nostro porto. Il
porto è la prima risorsa del nostro territorio. Per questo
motivo auspichiamo che tutte le discussioni che hanno per oggetto il
porto e la sua economia non si affidino ai gossip basati su
sensazioni e non, come logica vuole, sugli atti ufficiali. E per
questo stesso motivo invitiamo tutte le forze economiche e sociali
ad una ferma assunzione di responsabilità per il bene del
porto, dell'economia, del lavoro e dell'occupazione della nostra
città e concorrano inoltre a valorizzare i molti aspetti
positivi che in molti ci invidiano».
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