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15 dicembre 2020
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- Porto di Palermo, nuovo accordo con Fincantieri per tornare
alla costruzione di navi
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- L'azienda - ha specificato Monti - si è impegnata a
utilizzare il nuovo bacino da 150mila tonnellate in funzione dual
use
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L'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia
Occidentale esulta per l'accordo siglato ieri a Roma con il gruppo
navalmeccanico Fincantieri, con la sottoscrizione di un atto di
concessione demaniale in favore dell'azienda cantieristica che - ha
sottolineato l'AdSP - ha come obiettivo la creazione nello scalo
siciliano di uno dei poli navalmeccanici più importanti del
Mediterraneo. L'ente ha specificato che l'intesa destina a
Fincantieri un'area estesa nel porto di Palermo ad oggi composta da
un bacino d'acqua e piazzali e con un moderno stabilimento da
adibire alla costruzione di navi.-
- «Giungiamo - ha gioito il presidente dell'AdSP, Pasqualino
Monti - al traguardo di un importantissimo percorso, dato che l'atto
di concessione non solo legherà Fincantieri e l'AdSP fino al
2057, ma consentirà, con la costruzione del bacino da 150mila
tonnellate per la cui realizzazione l'authority ha già
assegnato uno stanziamento di 120 milioni di euro, di centrare un
vecchio sogno di Palermo: quello di tornare a essere un centro
cantieristico anche per la costruzione di nuove navi. Disponiamo
oggi - ha ricordato Monti - di una darsena industriale totalmente
liberata da vecchie servitù e completamente affrancata dal
degrado in cui versava, stiamo consegnando la cassa di colmata e
anche il dragaggio è quasi ultimato. In grande sintesi,
abbiamo compiuto tutte le mosse necessarie per industrializzare
un'area che potrà finalmente competere a livello
internazionale. Ora la sfida contro il tempo, che per me ha
riguardato tutto l'assetto del porto, si concentra sul bacino di
carenaggio da 150mila tonnellate: a termini di concessione,
Fincantieri si è impegnata a utilizzarlo in funzione dual
use, cioè anche per le nuove costruzioni, e ora spetta a noi
mettere a disposizione del gruppo cantieristico la nuova
infrastruttura nel più breve tempo possibile: a questo fine
auspichiamo, dunque, che il governo ci dia la possibilità di
costruirlo in modo rapido e veloce».
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