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29 dicembre 2020
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- Apprezzamento di Confitarma per il rientro in Italia dei
marittimi delle due navi italiane bloccate in Cina
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- Mattioli: urgente un riconoscimento formale dei marittimi
come lavoratori chiave
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Il presidente della Confederazione Italiana Armatori
(Confitarma), Mario Mattioli, ha accolto con entusiasmo la notizia
del prossimo rientro in Italia dei marittimi imbarcati sulle due
navi italiane ferme dallo scorso giugno al largo del porto cinese di
Huanghua a causa della disputa commerciale tra Cina e Australia, che
impedisce di sbarcarne il carico, ed anche per le restrizioni legate
alla pandemia.-
- Mattioli ha espresso grande apprezzamento per la delicata e
complessa azione diplomatica portata avanti dal Ministero degli
Affari esteri e della cooperazione Internazionale insieme
all'Ambasciata d'Italia a Pechino e con il coordinamento del VI
Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto -
Guardia Costiera. «In chiusura di un anno veramente
difficilissimo - ha affermato Mattioli - questa notizia è il
più bel regalo non solo per le famiglie dei marittimi, che
potranno riabbracciare i loto cari, ma anche per tutto l'armamento
italiano e, in particolare, per Confitarma che in tutti questi mesi
ha sempre lavorato in sinergia con le società interessate e
tutte le autorità competenti per la migliore soluzione della
vicenda».
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- «Auspichiamo - ha aggiunto il presidente di Confitarma -
che si giunga al più presto ad una rapida soluzione anche per
gli altri marittimi ancora bloccati a causa delle restrizioni
imposte dai governi per fronteggiare la pandemia. Ribadisco, in
proposito, l'urgenza di un riconoscimento formale dei marittimi come
lavoratori chiave consentendo loro un corridoio prioritario sia per
le vaccinazioni sia per la necessaria logistica al fine di garantire
gli avvicendamenti a bordo».
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