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8 gennaio 2021
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- Assarmatori, un errore fatale la cancellazione nel PNRR degli
investimenti per il rinnovo delle flotte
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- Messina: è necessario non azzerare il Piano Marshall
per lo shipping italiano
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Ad Assarmatori non piace affatto l'ultima bozza del Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da cui - ha denunciato
l'associazione armatoriale - è stato totalmente stralciato
l'investimento pubblico di due miliardi di euro per rinnovare le
flotte di navi impiegate nei collegamenti marittimi di corto e lungo
raggio, investimento - ha recriminato Assarmatori - che già
nel precedente documento era stato ridimensionato in 670 milioni a
fronte di un allargamento della platea dei beneficiari a navi da
crociera e a ben 60 mezzi delle Capitanerie di Porto.-
- Il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha sottolineato
che si tratta di «un errore fatale perché viene
sprecata un'occasione storica di rinnovare la flotta italiana di
navi traghetto, di renderla efficace ed efficiente rispetto alle
esigenze di rilancio dell'economia nazionale, e di farne una punta
di diamante nel quadro della nuova sostenibilità ambientale
rendendo la flotta italiana sempre più compatibile con le
nuove norme europee che anticipano al 2030 i limiti alle emissioni
originariamente previsti per scadenze molto più lontane».
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- Messina ha lanciato un appello al governo «affinché
quello che è stato giustamente definito un Piano Marshall per
lo shipping italiano non sia azzerato vanificando le possibilità
di rivitalizzare il settore del trasporto marittimo che, nonostante
sia stato duramente colpito dalla crisi derivata dalla pandemia da
Covid, continua però a garantire i servizi e l'occupazione
dei marittimi».
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- «È necessario - ha chiesto Stefano Messina -
ritornare all'impianto originale del PNRR, con il sostegno
all'investimento privato, sia per il corto che per il lungo raggio
(500 milioni per il primo segmento e 1,5 miliardi di euro per il
secondo), cifre che consentirebbero di far leva con gli investimenti
degli armatori, il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti e del
sistema bancario, in modo da avviare la costruzione di decine di
unità per un investimento complessivo che potrebbe superare i
sette miliardi di euro in gran parte coinvolgendo la cantieristica
nazionale e l'indotto locale».
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- «Il PNRR - ha concluso il presidente di Assarmatori - è
infatti un'occasione imperdibile anche per rilanciare questo settore
con il suo indotto e la sua occupazione specializzata che ad oggi ha
un grande bisogno di commesse per la disponibilità delle sue
competenze e per la sua tradizione».
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