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13 gennaio 2021
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- Meyer Werft propone 600 licenziamenti e i rappresentanti dei
lavoratori interrompono le trattative
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- Previsto un calo del 40% delle attività lavorative nei
prossimi anni a causa della crisi sanitaria
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Il piano di contenimento dei costi annunciato alla fine dello
scorso anno dal gruppo navalmeccanico tedesco Meyer Werft con lo
scopo di affrontare l'impatto sull'attività della crisi
innescata dalla pandemia di Covid-19 prevede il taglio del 15% dei
posti di lavoro
(
del 9
dicembre 2020). La riduzione del personale è stata
annunciata ieri dall'azienda ai rappresentanti dei lavoratori
spiegando che, se il calo del 40% delle attività lavorative
previsto nei prossimi anni a causa della crisi sanitaria dovrebbe
comportare la perdita di 1.800 posti di lavoro, le misure che
l'azienda intende concordare con i sindacati potrebbero invece
salvare circa 3.900 degli attuali 4.500 posti di lavoro.-
- Un taglio annunciato di circa 600 dipendenti che ha indotto i
rappresentanti del sindacato IG Metall e del consiglio di fabbrica
ad interrompere immediatamente le trattative, mentre la direzione
aziendale ha sollecitato i rappresentanti dei lavoratori a cercare
assieme soluzioni per contenere al massimo i licenziamenti che
comportano una perdita di know-how importante per Meyer Werft.
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