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25 gennaio 2021
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- L'UE non avvierà un'indagine sull'anomalo stato del
mercato del trasporto marittimo containerizzato a meno che non sia
proposta un'azione legale
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- CLECAT ed ESC valuteranno la possibilità di presentare
una denuncia formale presso la Commissione Europea
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Sabato i delegati della CLECAT (European Association for
Forwarding, Transport, Logistics and Customs Services) e dell'ESC
(European Shippers' Council) hanno avuto in incontro on-line con i
rappresentanti della Direzione Generale della Concorrenza della
Commissione Europea per discutere dell'attuale situazione del
mercato del trasporto marittimo containerizzato. Nel corso della
riunione gli incaricati delle due associazioni, che rappresentano
spedizionieri e caricatori, hanno ribadito, come più volte
negli ultimi mesi, che le condizioni del mercato sono «senza
precedenti» e «caotiche».-
- Dati alla mano, i rappresentanti di CLECAT ed ESC hanno spiegato
che negli ultimi mesi si è verificata una repentina crescita
delle blank sailing, con la cancellazione di scali in numerosi
porti, fenomeno che relativamente ad alcune rotte di traffico
marittimo ha registrato un incremento di più del 30%. Inoltre
è stato evidenziato il forte deterioramento dell'affidabilità
delle schedule, con solo il 50% delle navi che lo scorso anno ha
rispettato le date di arrivo e partenza dai porti originariamente
programmate. In particolare, però, CLECAT ed ESC hanno
sottolineato l'esorbitante aumento del valore de noli, tariffe -
hanno specificato le due associazioni - che molti clienti hanno
dovuto accettare affinché le proprie merci venissero
imbarcate, tariffe - hanno denunciato inoltre CLECAT ed ESC - che
determinato per molte piccole e medie imprese la conseguenza di
perdere denaro e attività.
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- CLECAT ed ESC hanno rimarcato che queste circostanze sono
suffragate da fatti quali la carenza di disponibilità di
container vuoti, la violazione delle clausole contrattuali relative
ai noli, l'applicazione di noli spot il cui valore è salito
fino a 16.000 dollari per container teu trasportato e l'applicazione
di diversi soprannoli, nonché il frequente riposizionamento
di carichi nonostante gli spedizionieri avessero accettato noli
assai elevati.
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- CLECAT ed ESC hanno reso noto che i rappresentanti della
Commissione Europea hanno replicato di essere assolutamente
consapevoli dell'attuale situazione di questo mercato, incluso il
recente incremento dei prezzi che - hanno specificato le due
associazioni - «dal loro punto di vista era principalmente
effetto del declino e dell'aumento della domanda a seguito della
crisi del Covid-19». Inoltre CLECAT ed ESC hanno precisato che
i rappresentanti della Commissione «hanno specificato che gli
aumenti dei prezzi in quanto tali non sono reputati una motivazione
sufficiente per avviare un'indagine».
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- «La Direzione Generale della Concorrenza - hanno spiegato
le due associazioni - ha sostenuto che per il mercato europeo sono
solo due le circostanze in cui la Commissione Europea ha pieno
diritto di avviare una indagazione: una volta riavviata una formale
revisione della Consortia Block Exemption Regulation. In questo caso
ai vettori verrà chiesto di fornire dati e, naturalmente,
anche le altre parti interessate saranno invitate a fornire
informazioni. Oppure nel contesto di un'azione legale. In questo
caso un'iniziativa legale deve essere basata su fatti e includere
prove sufficientemente solide di violazioni degli articoli 101 e/o
102 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea».
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- CLECAT ed ESC hanno precisato che però, su loro
insistenza, la Direzione Generale Concorrenza ha riconosciuto che
questa situazione necessita di una visione d'insieme complessiva e,
quindi, almeno di un nuovo confronto con autorità della
concorrenza in campo marittimo di più parti del mondo e, a
tal proposito, hanno ricordato che l'ultimo trilogo con la
statunitense Federal Maritime Commission e con il Ministero del
Commercio della Cina si è svolto nel 2019.
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- Inoltre - hanno specificato ancora CLECAT ed ESC - i
rappresentanti della Commissione UE hanno reso noto che avrebbero
avviato un dialogo fra tutti i partecipanti al mercato al fine di
trovare un approccio comune relativamente a tutti gli attuali
problemi del mercato e per individuare un piano d'azione per una
soluzione complessiva.
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- Alla luce di quanto replicato dai rappresentanti della DG
Concorrenza, la CLECAT e l'ESC hanno annunciato che valuteranno
assieme se è possibile presentare una denuncia formale presso
la Commissione Europea.
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- Da parte sua l'ESC ha evidenziato la difficoltà di
presentare una denuncia circostanziata dovuta al fatto che, se da un
lato i pochi principali vettori marittimi mondiali possono
facilmente fornire dati da considerarsi quali fonte primaria e
rilevante di informazioni, dall'altro per gli spedizionieri è
assai difficile elaborare informazioni sulla base di una grande mole
di dati provenienti da migliaia di fonti.
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- Quasi a dare un'ultima possibilità alle compagnie
marittime containerizzate prima del possibile ricorso alle vie
legali, ricordando che queste compagnie hanno il dovere di assumersi
specifiche responsabilità in cambio dell'esenzione loro
concessa rispetto alle normative europee sulla concorrenza, l'ESC ha
affermato la necessità che le compagnie di navigazione e i
loro organi di rappresentanza agiscano immediatamente al fine di
riportare l'attuale situazione alla normalità nel più
breve tempo possibile e affinché assicurino piena
collaborazione per individuare modi e strumenti per evitare che in
futuro si ripetano tali situazioni.
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