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26 gennaio 2021
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- La Francia punta ad aumentare dal 60% all'80% la quota di
traffico containerizzato movimentata dai porti
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- Obiettivo entro il 2050 è anche di raddoppiare il
numero di lavoratori diretti e diretti legati alle attività
portuali
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La Francia punta ad incrementare dal 60% all'80% la quota di
traffico containerizzato movimentata dai porti nazionali entro il
2050. È uno degli obiettivi della strategia nazionale per i
porti delineata venerdì scorso dal Comitato Interministeriale
per il Mare (CIMer), l'organismo che definisce la politica del
governo in materia di mare e attività marittime. Gli altri
tre obiettivi sono il raddoppio entro il 2050 del numero di
lavoratori diretti e diretti legati alle attività portuali,
l'incremento del 30% della quota di modalità di trasporto
massificato da e per i porti entro il 2030 e il supporto
all'interoperabilità con la fusione dei sistemi informatici
per la gestione dei flussi di merci (i Cargo Community System).-
- Inoltre il CIMer ha deliberato la fusione dei tre porti lungo
l'asse della Senna (Le Havre, Rouen e Parigi) con effetto dallo
scorso primo gennaio. Il nuovo sistema portuale, per il quale sono
previsti investimenti pari a 1,45 miliardi di euro nel periodo
2020-2027, sarà governato dall'authority portuale che ha sede
a Le Havre.
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- È stato deciso anche l'avvio di una riflessione sulle
misure fiscali da adottare per aumentare l'attrattiva delle zone
industriali portuali e migliorare la loro competitività in
ambito europeo.
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