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1 febbraio 2021
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- Dichiarato il fallimento di Perini Navi
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- Fiom Cgil, hanno distrutto un'impresa e un marchio che ha
fatto la storia della nautica e di Viareggio
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Venerdì il Tribunale di Lucca ha respinto il piano di
ristrutturazione del debito presentato dal cantiere nautico Perini
Navi, che infine era stato incentrato sul sostegno dei fondi di
investimento Blue Skye e Arena Investors
(
del 19
gennaio 2021), dichiarando il fallimento della società
che costruisce grandi yacht a vela e a motore.-
- Commentando la decisione del tribunale, il segretario generale
di Fiom Cgil Toscana, Massimo Braccini, e il segretario generale di
Fiom Cgil Lucca, Mauro Rossi, hanno affermato che «si tratta
di una conclusione drammatica, anche se non inaspettata, e riteniamo
che vi siano precise e gravi responsabilità aziendali, sia
della proprietà che di chi ha diretto l'azienda. Hanno
distrutto un'impresa e un marchio che ha fatto la storia della
nautica e di Viareggio a livello mondiale.
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L'azienda - hanno denunciato Braccini e Rossi - sono mesi che
raccontava di avere un piano di salvataggio, ma anche a seguito
dell'entrata del fondo di investimenti non ci hanno mai convinto
sulla possibilità di poter riprendere i lavori. La grave
esposizione debitoria, circa 100 milioni, era evidente che
presentasse un quadro irrecuperabile. Tutte le garanzie date si sono
rivelate false e così centinaia di lavoratori tra dipendenti
ed indotto adesso si trovano in una situazione di grande
incertezza».
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- «Riteniamo importante - hanno proseguito i rappresentanti
di Fiom Cgil - che il tribunale abbia disposto l'esercizio
provvisorio dell'impresa per garantire almeno una minima continuità
dell'attività, ma nello stesso tempo vanno messi in sicurezza
tutti i lavoratori, garantendogli i previsti ammortizzatori sociali.
A tal proposito è già stato richiesto un incontro con
il curatore fallimentare. Visto che vi sono importanti gruppi
industriali interessati ad acquisire la Perini Navi, bisogna che la
procedura comparativa prevista venga sbrigata in tempi brevi,
garantendo l'unitarietà dell'azienda ed i livelli
occupazionali. Per quanto ci riguarda ci misureremo con le imprese
interessate sulla base di precisi piani industriali di garanzia e
prospettiva, sul modello produttivo e sugli investimenti. Invitiamo
le istituzioni a stare al fianco dei lavoratori e ad intervenire
direttamente sulle concessioni demaniali affinché siano
gestite sulla base degli interessi della collettività».
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