- La Corte dei Conti esorta l'AdSP della Sardegna a «ricondurre
la programmazione degli investimenti a canoni di reale fattibilità»
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- Evidenziata la necessità di ottimizzare l'utilizzo
delle risorse disponibili
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A conclusione dell'analisi dell'esercizio finanziario 2019
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, che
si è chiuso con un avanzo finanziario di 12,0 milioni di
euro, con residui attivi e passivi pari rispettivamente a 12,4
milioni, di cui l'85 % di parte corrente, e a 20,7 milioni, di cui
il 78 % in conto capitale, e con un avanzo economico di 26,5
milioni, determinando un incremento del patrimonio netto che
raggiunge i 365,5 milioni, la Sezione di Controllo sugli Enti della
Corte dei Conti, nel referto al Parlamento sulla gestione
finanziaria 2019 dell'AdSP sarda, ha rilevato che «tali dati
sono sintomatici di una gestione non particolarmente attiva sul
fronte degli investimenti». Sulla scorta di tale
considerazione, la Corte ha specificato che, «vista l'ingente
liquidità e il considerevole avanzo di amministrazione
contabilizzati a fine esercizio, rappresenta fermamente l'esigenza
di ricondurre la programmazione degli investimenti a canoni di reale
fattibilità, secondo un puntuale cronoprogramma, in modo da
ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili».-
- Relativamente alla programmazione delle attività, la
Corte dei Conti ha precisato che l'ente portuale ha comunicato la
fine della sospensione dei lavori infrastrutturali nel Porto Canale
di Cagliari e l'avvio di una procedura aperta per l'affidamento
della progettazione esecutiva e dell'esecuzione dei lavori, con
importo a base di gara di 27,5 milioni di euro, dai cui esiti si
attende un impulso alla realizzazione di opere importanti per lo
sviluppo dei porti e per la salvaguardia dell'occupazione.
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- Quanto all'attività contrattuale, la Corte ha rilevato
che risultano adottati sette contratti con procedura aperta, per un
importo di 4,5 milioni, pari al 58% del totale, 12 contratti con
convenzioni Consip, accordi quadro e mercato elettronico, per un
importo di 1,4 milioni, pari al 19% del totale. Gli affidamenti
diretti sono stati 180, per un importo di 884mila euro, pari all'11%
del totale e le procedure negoziate 19, per un importo di 825mila
euro, pari al 10% del totale.
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- La relazione della Corte dei Conti ricorda inoltre che, con
riferimento al totale delle merci movimentate nel 2019, pari a 46,2
milioni di tonnellate per un calo del -2,9% sul 2018, il porto di
Cagliari, con 34,7 milioni di tonnellate, ha mantenuto un'incidenza
percentuale del 75% rispetto agli altri porti dell'AdSP. Per quanto
riguarda invece il settore dei passeggeri di linea, che ammontano
complessivamente ad oltre 6,1 milioni di unità, con una
crescita del +6,6% rispetto ai 5,7 milioni del 2018, il porto di
Olbia incide per il 48,9% del totale, seguito da Porto Torres
(17,3%), da Portovesme (13,8%) e Golfo Aranci (10%) e solo in misura
marginale dai porti di Cagliari e di Santa Teresa di Gallura.
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