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26 marzo 2021
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- L'AP di Gioia Tauro respinge al mittente le accuse
dell'associazione di operatori del porto di Crotone
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- Critiche verso l'operato dell'ente - ha rilevato Agostineli -
ancor più incomprensibili perché provenienti da chi,
pur invitato, mai ha partecipato alle riunioni operative
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L'Autorità Portuale di Gioia Tauro respinge al mittente
l'accusa rivolta ieri all'ente dall'associazione degli operatori del
porto di Crotone di ritardare l'adozione di documenti di
pianificazione necessari per consentire lo sviluppo delle attività
nello scalo crotonese
(
del 25
marzo 2021). Evidenziando che l'authority «non può
essere portatrice di interessi di parte», il Commissario
straordinario dell'ente, Andrea Agostinelli, ha denunziato che
l'Autorità Portuale «è oggetto, ultimamente e
non a caso, di attacchi mediatici e interpellanze parlamentari
espressioni di interessi privatistici discosti da quelli della
collettività».-
- «È bene chiarire - ha spiegato Agostinelli - che,
in ossequio a quanto stabilito dalla legge, l'Autorità
Portuale è tenuta a definire e a perseguire strategie mirate
esclusivamente allo sviluppo dei porti di propria competenza. Spiace
dover constatare che, nel perseguire tali determinazioni, si
registri un continuo attacco da parte di una non ben identificata
parte di operatori portuali di Crotone, rappresentati dalla Camera
di Commercio di Crotone, avente ad oggetto in primis la variante al
Piano Regolatore Portuale. L'Autorità Portuale,
contrariamente a quanto sostenuto dall'ente camerale che, si
rammenta, è un soggetto rappresentativo di interessi “di
parte” - ha ricordato Agostinelli - sin dal 2012 ha avviato le
procedure per la realizzazione del nuovo Piano Regolatore Portuale.
La riforma nazionale della portualità, risalente al 2016, mai
concretamente attuata in Calabria nonostante i miei ripetuti
solleciti, ha purtroppo interrotto questo iter. Di certo - ha
precisato il commissario straordinario dell'ente - l'amministrazione
non è rimasta inattiva, anzi, in collaborazione con l'ente
camerale, che dimostra scarsa memoria in questa ed in altre
occasioni, ha cofinanziato la stesura di un Master Plan che ha
individuato gli obiettivi programmatici da trasfondere nel prossimo
PRP. Proprio lo scorso 5 marzo, nel corso di una riunione dedicata
alla presenza dell'amministrazione comunale, dell'autorità
marittima e della Camera di Commercio, l'Autorità ha
presentato una variante localizzata all'attuale PRP, unica soluzione
consentita a legislazione vigente, che tiene conto e valorizza gli
obiettivi del Master Plan».
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- «Non si comprende - ha proseguito Agostinelli - perché,
assurdamente, oggi questa variante divenga oggetto di preconcetta
contestazione, nel silenzio assordante di una parte della politica
che se da un lato ha esercitato importati pressioni per la
realizzazione della variante e per la determinazione di assetti
gestionali all'interno del porto, a fronte di queste rivendicazioni,
resta in parte incomprensibilmente silente ed in parte sottoscrive
interpellanze parlamentari critiche verso l'operato dell'Autorità
Portuale, ancor più incomprensibili perché provenienti
da chi, pur invitato, mai ha partecipato alle riunioni operative. Si
assiste così ad uno stillicidio di attacchi a mezzo stampa
che, nel maldestro tentativo di ostacolare la legittima e lineare
attività amministrativa dell'ente, minano l'azione di
ripristino della legalità all'interno del porto. Non lo
permetteremo!».
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- «Se ancora non dovesse essere chiaro - ha sottolineato
ancora Agostinelli - mi preme ulteriormente chiarire che l'Autorità
Portuale opera con attenzione nell'interesse esclusivo del
territorio e non di altri. A testimonianza di questo percorso basti
pensare alla prossima inaugurazione del terminal crocieristico,
simbolo del cambiamento di rotta rispetto ad uno sfruttamento del
porto che nel passato che ha prodotto soltanto inquinamento e
scempio paesaggistico ambientale. E ancora, basti pensare alla
prossima demolizione di un manufatto che presenta elementi di
amianto, procedura questa particolarmente complessa attuata nel
rispetto di tutte le disposizioni normative per lo smaltimento di
tutte le parti cancerogene. Ed ancora allo smantellamento della gru
che insiste nello scalo da oltre 40 anni - nel silenzio di tutti! -
ma che, solo negli ultimi anni, ha visto avviare le procedure di
legge per il relativo smantellamento. Per ultimo, nel termine di
cinquanta giorni dalla riunione dello scorso 5 marzo presenteremo a
tutto il cluster portuale ed ai cittadini crotonesi la bozza
definitiva di variante localizzata allo strumento urbanistico
portuale».
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- «La questione dei tempi di commissariamento dell'Autorità
Portuale di Gioia Tauro - ha specificato infine Agostinelli -
esulano, com'è ovvio, dalle competenze di chi oggi gestisce
l'ente ed è lasciata alle valutazioni dei competenti organi
istituzionali. È pertanto fuor di luogo ogni considerazione,
demagogica e strumentale, portata avanti sull'argomento al solo fine
di corroborare argomentazioni che sono e restano egoisticamente
staccate dalle esigenze del territorio».
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